Borgotorvo Plot in Impero | World Anvil
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Borgotorvo

Il gruppo decise di infiltrarsi a Borgotorvo via fiume sfruttando dei tronchi per galleggiare ma, al momento di nuotare fino a riva, Galohn venne separato dal gruppo e trascinato a fondo dalle forti correnti.
I quattro riuscirono a ricongiungersi poco dopo fra le rovine della città distrutta e iniziarono a muoversi fra le ombre alla ricerca del sacro tempio con la strana sensazione di essere osservati ma incapaci di determinare chi o cosa fossa colui che li teneva d'occhio. Durante la loro missione incapparono in una pattuglia e subito si scatenò una battaglia, il gruppo riuscì a fuggire ma Galohn venne divorato dai non morti.
La loro esplorazione continuò e in breve tempo Galohn si riunì a loro, il dono del dio ridente stava impedendo alla sua anima di compiere l'ultimo viaggio. Immersi nelle loro elucubrazioni incontrarono un'altra pattuglia e decisero di combatterla. Il combattimento fu spietato e Galhon sfruttò le sue arti magiche per risolvere la situazione sostituendo la posizione del mostro con quella del compagno circondato permettendo loro di proseguire l'avventura.
Infine arrivarono al tempio, una massiccia costruzione di pietra assediata dalle forze dei fatati. Rapidamente si sbarazzarono dei nemici e notarono due grosse masse organiche informi che parevano pulsare e fremere ai lati del tempio. L'interno del tempio era spoglio e privo di sopravvissuti, i testi sacri risultarono essere libri sprovvisti di alcun testo scritto o addirittura legni grossolanamente dipinti per apparire libri ad un occhio distratto.
Mistero più grande fu la stanza nascosta che mostrava un altare dedicato a una divinità oscura e un libro incatenato ad esso. Il libro al loro avvicinarsi si animò e dalla sua brossura in pelle putrescente implorò loro di essere liberato e Jongick, appena il gruppo prese la spada sacra, esaudì il suo desiderio.
La spada sacra si rivelò essere poco più di un pezzo di ferro divorato dalla ruggine, il libro al contrario raccontò loro molte cose e promise loro di aiutarli in cambio della nuova libertà.
Mentre si dirigevano verso il fiume per allontanarsi dalla città assistettero a una tragedia, un manipolo di sopravvisuti si era fortificato in un vecchio edificio in pietra e cercava di respingere un assalto da parte degli stessi abitanti della città, soggiogati da un essere mostruoso che assisteva deliziato al massacro delle sue nuove truppe divorandosi un suo schiavo.
Decisero di eliminare il mostro ma, una colta fallito l'attacco frontale, provarono a salvare la gente rinchiusa passando per le vie che si diramavano alle spalle dell'edificio.
Una volta all'interno si resero conto che il numero dei feriti era troppo alto per poterli fare fuggire senza venire massacrati per i vicoli di Borgotorvo, e visto che quelli in salute si rifiutarono di abbandonarli, acconsentirono alla loro richiesta di portare una neonata in salvo. Il gruppo fuggì mentre gli ultimi sopravvissuti diedero loro il tempo di scappare e si trovarono alle calcagna delle nuove creature figlie di una magia corrotta.
Questi esseri un tempo umani correvano su quattro zampe e apparivano impervi ai loro attacchi, ma proprio quando Galohn veniva sbranato un gruppo di elfi venne in loro soccorso.
Questi strani guerrieri dal volto coperto erano alla ricerca di un testo maledetto con la volontà di distruggerlo prima che gli invasori riuscissero a metterci la mano e il gruppo, una volta ringraziati i salvatori, decise di fuggire nella notte sfruttando le capacità magiche del libro da loro trovato. Il libro li trasportò fuori città e qui incontrarono una ragazzina che passò loro una missiva da parte di Tigur, il dio era felice del successo della loro missione e chiese loro di portare quella bambina con loro fino alla loro prossima meta.

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