La Via del Sole del Nord

Fra tutti i regni dei Varechi il regno del sud sicuramente è diverso, infatti, sebbene tutti i regni del Nord abbiamo legami con la famosa Guardia Alta degli imperatori della Grande Città del Sud, il regno del meridionale fra questi è il più influenzato di tutti e moltissimi leggendari guerrieri della guardia hanno avuto i propri natali in questo luogo. Per questa ragione l'influenza dei racconti dei vecchi veterani della guardia ha condizionato molto i costumi e le tradizioni locali del regno portando quest'ultimo a distinguersi profondamente tra i suoi simili. Invero se il più degli uomini del nord segue la religione tradizionale Varega, la Vecchia Via, nel tempo i regnanti del sud, influenzati dai sacerdoti filosofi delle leggendarie città elethere, hanno adottato una particolare variante di quest'ultima a volte chiamata "Culto del Sole del Nord" o il "Culto di Sol-Huyrr", un culto che sincretizza il padre universale con il principio universale, l'Uno del Credo imperiale, e afferma che è il dovere sacro di ogni fedele del padre universale di difendere ad ogni costo luce dalle tenebre e quindi l'imperatore delle Terre del Sole d'Estate da ogni pericolo*. *(Sincretismo tra la "lotta spirituale" Eruana contro le tenebre del peccato ed il sentimento della religione tradizionale Varega di doverosa compartecipazione militare del fedele in vita ed in morte nella lotta eterna del Padre Universale contro il Gelo Eterno) Per questo credo il servizio nella guardia è fra i più alte vocazioni che un uomo possa ricevere e morire al servizio dell'imperatore è la più onorevole delle morti oltre che una via sicura per guadagnarsi un posto nelle grazie di Huyrr. Coloro che riescono a sopravvivere al servizio e ottengono dal loro sire il Dono del Ritorno sono accolti con i più alti onori nella loro terra di origine destinati a passare i loro ultimi anni consigliando i loro signori, raccontando le loro gesta e ad officiando i riti del Sole del Nord per il loro popolo fino al giorno in cui assopiti nel sonno senza risveglio saranno posti a riposare nei sacri tumuli destinati a re ed eroi.

Sacerdozio

I Sole del Nord non ha un vero ceto sacerdotale come gli Uomini Albero della vecchia via, che comunque officiano alcune funzioni inerenti la cura dei frassini sacri, questo ruolo è normalmente assegnato ai veterani della guardia che sono chiamati dalla comunità, più ragioni di rispetto personale che vera e propria autorità sacrale, a guidare i riti dei vecchi e nuovi dei. Per quanto i maestri del credo vedano questo popolo e la loro dottrina come barbarica ed ereticale, una mera imitazione del vero credo, per ragioni di tradizionale pragmaticità si sono limitati a riconoscerla come parte degli idoli illuminati*. inoltre i barbari hanno in passato dato prova di una certa inaspettata comprensione, seppure nella loro propria curiosa visione della dottrina, della Luce come quando il Venerabile anziano Leyff il Cieco stupì i maestri del tempio battendoli in un dibattito filosofico durante la sua difesa della Dignità del Sole del Nord. Da allora il Credo, data la ritrosia di questo popolo ad accettare anche la semplice azione di consiglio che i maestri del tempio offrono ai propri alleati, si limita a pretendere che l'eresia non esista. *ovvero quelle dottrine pagane sono che nonostante tutto sono abbastanza vicine alla verità da essere benvolute dall'Uno e che di conseguenza sradicare porterebbe più oscurità e dolore che beneficio Di norma, inoltre, i maestri offrono a questo limitato numero di confessioni religiose parte degli stessi privilegi di cui godono i popoli che appartengono al credo quali il consiglio politico, l'attività ed il supporto caritatevole ( quindi la possibilità di usufruire di medici, retori, sapienti, studiosi e precettori provenienti dai ranghi dei vari Templi) ed in alcuni casi anche il controllo della popolazione (mente e corpo) attraverso il proprio ruolo di capaci pastori spirituali ed esperti amministratori locali (in particolare quest'ultimo privilegio, normalmente estremamente prezioso, viene sostituito dalla profonda conoscenza dell'amministrazione di stampo militare e coordinamento delle forze locali acquisita dai veterani della guardia grazie all'esercizio di importanti ruoli di comando e controllo operati sia a corte che nei territori di proprietà imperiale che gli permettono di supplire, almeno parzialmente alla mancanza del potere ordinatore garantito dalle diocesi imperiali)