Zahrawi, visionario della medicina Character in Antares | World Anvil
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Zahrawi, visionario della medicina

Medico di corte: Abu l-Qasim Khalaf ibn ʿAbbas al-Zahrawi al-Ansari (a.k.a. Zahrawi)

Anche se Zahrawi non praticò mai degli interventi tracheotomici una volta curò una giovane schiava che si tagliò la gola in un tentato suicidio. Zahrawi cucì la ferita e la ragazza si riprese, dimostrando in questo modo che un'incisione alla laringe può portare beneficio. Descrivendo questo caso scrisse:
"Una giovane schiava prese un coltello e se lo infilzò nella gola, tagliando in questo modo parte della trachea; io venni incaricato di attenderla. La trovai coperta di sangue sospirante come un sacrificio umano. Allora ripulii la ferita e così facendo scoprii che il coltello aveva provocato soltanto una piccola emorragia. Osservai che sia le arterie che le vene giugulari erano rimaste intatte, ma che per la ferita passava dell'aria.
Ricucii in fretta la ferita e la trattai fino a farla guarire. Non ci furono gravi conseguenze se non per una certa raucedine nella voce; ma dopo alcuni giorni la giovane tornò nel fiore della salute.
Da questo caso possiamo dunque valutare che, nei casi di grave soffocamento, è possibile praticare una incisione nel collo, una trachotomia, senza eccessive complicazioni."

Mental characteristics

Personal history

Abulcasis studiò la medicina e le altre scienze nelle scuole di Libra. Si distinse rapidamente nei campi della chirurgia, della traumatologia, dell'urgenza, dell'ortopedia e dell'oftalmologia. Il califfo libre al-Hakam II, succeduto al padre, lo nominò medico di corte. Passò buona parte della sua vita ad Antares, dove studiò, insegnò e praticò la medicina e la chirurgia fino al 1285, quando il palazzo reale, che lo ospitava, fu distrutto e bruciato in occasione della Rivolta dei Giannizzeri. Da quando il suo laboratorio e le sue ricerche andarono perdute per via dell'incendio decise di trasferirsi a Bairam, molto più liberale, la quale si mostrava più sicura e stimolante della capitale. A Bairam fu ospitato nel palazzo dell'Emiro.

Accomplishments & Achievements

Zahrawi è il primo chirurgo a mettere in pratica una serie di operazioni chirurgiche:
  • l'estrazione, per via vaginale, dei calcoli renali;
  • la tracheotomia, operazione che praticava sul suo servitore;
  • la legatura arteriosa per arrestare le emorragie;
  • le suture intradermiche, che non lasciano tracce visibili, e le suture con due aghi ed un solo filo;
  • il metodo di riduzione delle lussazioni della spalla, chiamata oggi "manovra di Kocher";
  • la frattura della rotula (patellectomia
  • la messa in pratica nelle operazioni della piccola pelvi della "posizione Trendelenburg";
  • il trattamento chirurgico delle osteo-artriti turbercolari per lo più vertebrali ("Mal di Pott"
  • l'escissione delle varici;
  • l'uso dell'azione meccanica ed antisettica delle punture di formica per la sutura delle piaghe intestinali, e l'utilizzo delle budella di gatto in chirurgia addominale.
  • nel cateterismo della vescica, Zahrawi cominciò a prescrivere cateteri d'argento al posto di quelli di bronzo fino ad allora utilizzati;
  • in stomatologia fabbricò degli strumenti sofisticati per pulire i denti e per estrarre quelli colpiti dalla carie;
  • in odontoiatria creò protesi dentarie con ossa di bovino;
  • in ostetricia fabbricò degli strumenti atti all'estrazione dei feti morti dall'utero;
  • creò strumenti in grado di ispezionare le orecchie e l'interno dell'uretra, e altri per estrarre oggetti estranei dalla gola.
Egli inoltre praticava brillantemente:
  • la trapanazione;
  • le amputazioni;
  • il trattamento delle fistole, delle ernie e della perforazione anale;
  • la cura dell'aneurisma;
  • l'operazione del gozzo;
  • la litotomia;
  • interventi di chirurgia plastica;
  • l'asportazione delle tonsille;
  • la compressione digitale e la cauterizzazione con il ferro caldo per assicurare l'emostasi;
 

Il Tarsif

L'opera principale, medica e chirurgica, di Zahrawi, che gli valse l'essenza della sua notorietà, è intitolata al-Taṣrīf li-man ʿagiza ʿan al-taʾlīf, che letteralmente significa "La condotta per colui che non sa comporre (un libro)". Essa fu ultimata nell'anno 1325.   Questa è un'enciclopedia di 1500 pagine divisa in trenta libri, dei quali il più famoso, e quello maggiormente diffuso, è l'ultimo, consacrato interamente alla chirurgia. In questa fondamentale opera Zahrawi, oltre a tracciare il bilancio completo delle conoscenze chirurgiche della sua epoca, vagliate con forte senso critico e confrontate attraverso l'esperienza diretta, rinnovò fortemente le pratiche chirurgiche del tempo e apportò notevoli modifiche in campo medico e chirurgico-strumentale.   L'opera può essere suddivisa in tre parti, sulla base di diversi argomenti e trattazioni:
  • la prima parte è consacrata alla teoria ed alle generalità della medicina;
  • la seconda parte si interessa della pratica medico-chirurgica, del trattamento delle malattie, del regime alimentare di bambini ed anziani, dei veleni, delle affezioni esterne della pelle, della febbre, di reumatismi, ascessi e piaghe;
  • la terza ed ultima parte, consacrata alla chirurgia, riassume tutte le conoscenze chirurgiche dell'epoca: in essa sono descritte la cauterizzazione, l'incisione, l'amputazione, le fratture, le lussazioni, i piccoli interventi, i salassi, l'operazione ai calcoli della vescica, la gangrena, l'emiplegia di origine traumatica da lesione vertebro-midollare e il parto.

Morality & Philosophy

Zahrawi era un uomo estremamente devoto alla professione medica, e riceveva pazienti e studenti non solo anteri ma anche di razze o culture diversissime dalla sua. A tutti coloro li richiedessero dispensava cure, aiuto e consigli. Uno dei suoi pregi maggiori era la sua straordinaria prudenza e professionalità: spinto dalla morale deontologica e dalla volontà di efficacia tecnica, Zahrawi si rifiutava di intervenire senza conoscere la causa esatta che provocava la malattia e senza un piano operatorio prestabilito e insisteva sull'importanza dell'osservazione diretta e approfondita di ogni caso così da poter effettuare la diagnosi più precisa possibile, di modo da prescrivere il trattamento più adatto. È indispensabile a suo parere dunque, nell'ambito della chirurgia, essere molto equilibrati, prudenti ed avere il massimo rispetto della persona umana: a questo proposito egli nel proemio alla sua opera principale, al-Taṣrīf, si indirizza ai suoi allievi con queste parole:
«Comportatevi con riservatezza, e precauzione; abbiate nei riguardi dei pazienti, dolcezza e perseveranza; seguite la via buona, che porta al bene, ed a conseguenze fortunate. Astenetevi dall'iniziare trattamenti pericolosi e difficili. Evitate ciò che potrebbe compromettervi nel vostro onore, e nei vostri beni; è la migliore decisione per la vostra reputazione, e la più conforme ai vostri interessi, in questo mondo e nell'altro» - Abu al-Qasim al-Zahrawi
Abulcasis sottolineava inoltre l'importanza di un rapporto medico-paziente positivo e fondato sul rispetto reciproco, e insisteva allo stesso modo sul dovere di dispensare cure indipendentemente dalle differenze di statuto sociale. Egli inoltre riconosceva la mediocrità dei progressi compiuti in chirurgia dai sapienti anteri, che lui attribuiva alla loro ignoranza relativamente all'anatomia.
Current Location
Ethnicity
Year of Birth
1271 60 Years old
Children
Gender
Maschio

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