Narina Reeve Character in Test | World Anvil
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Narina Reeve

Un fallimento, spesso, è solo l'inizio di qualcosa di più grande...

Incontro con Narina - scontro


Il gruppo ha incontrato Narina all'ingresso di una grotta nel territorio sotto l'influenza di Doriath. L'interno dell'area, avente diversi specchi e cristalli, ha visto il gruppo dividersi in due dopo che alcuni dei membri sono stati trasportati in un semipiano creato dalla coscienza di Narina. Il semipiano creato era una ricostruzione parziale di una cerimonia tenuta al castello per festeggiare i risaldati, seppur in seguito si scoprì che era solamente apparenza, rapporti delle famiglie di Doriath.   Alla vista dei membri del gruppo la donna dice a loro:
"Non vi permetterò di rovinare il giorno dell'incoronazione del sogno di mio fratello."
In oltre, alla vista dello stemma di Uram aggiunge:
"Avete deciso di abbandonarci, avete condannato il mio popolo alla rovina."
Durante lo scontro una delle persone ha, sfortunatamente, colpito uno dei troni presenti all'interno della stanza, attirando su di sè l'ira della donna (con un discreto numero di percosse come conseguenza). Seppur con fatica sia lei che i guerrieri che l'accompagnavano, alla fine, cadono.  
L'addio dell' inconcludente paladina

Dopo essere stata messa fuori combattimento mostra le sue reali condizioni: sanguinante e con enormi ferite si palesa davanti al gruppo il quale, inizialmente diffidente, porge a lei dei quesiti. Da lei vengono a sapere come lei, ormai in un tempo passato, era la sorella dell'ormai scomparso re di Dorith e di come, sacrificando sè stessa, sia riuscita a mettere in salvo il figlio del re (bambino all'epoca dei fatti). Imparano inoltre come Eberon temesse la città di Doriath la quale aveva, grazie allo stato nella quale versava la città di Bariatheel, il potenziale per poter prendere il posto di Bariatheel come città dominante. Inizialmente delusa a causa della sua morte apparentemente vana viene rincuorata dagli avventurieri quando viene a conoscenza della sopravvivenza di Eladryl e dell'ultimo discendente dei Reeve. Conferma di aver incontrato un elfa dagli occhi rossi tuttavia non fornisce ulteriori informazioni riguardo alla sua identità o scopo in tutto quello che circonda Doriath, prima di chiedere il tanto agognato riposo dona la punta della sua lancia, l'ultimo frammento in suo possesso dell'arma che utilizzava un tempo. La punta della lancia, a quanto pare, permette di poter entrare nei ricordi di alcune creature: dona quest'oggetto come segno di riconoscenza ma anche nella speranza di poter contribuire e porre fine alla sofferenza del suo popolo. Una volta entrati nel sogno gli avventurieri scoprono alcune informazioni riguardante gli eventi di Doriath tuttavia, una volta usciti, la donna sembra essere caduta in un sonno profondo...le viene finalmente concesso il riposo da Auron attraverso un rimuovi maledizioni. Prima di scomparire chiede al gruppo di ricordarsi il suo nome e di non dimenticare il suo popolo.

Ricordi: 4 su ???

  • Si trova all'interno della sala del trono del castello, in attesa di un uomo che gli porterà delle informazioni. Tali informazioni sembrano essere gli spostamenti di alcuni membri delle famiglie più importanti di Doriath, a quanto pare non ha agito da sola nelle sue indagini. Poco dopo incontra il figlio del re, avente circa 8 anni. Narina mostra un forte legame col figlio di suo fratello.
  • Non si sa esattamente quanti giorni dopo, tuttavia durante la notte giunge alla chiesa di Tempus di Doriath, entrata all'interno nota come l'ingresso della chiesa sia aperto e, soprattutto, di come pure i reliquiari di quest'ultima siano facilmente accessibili. Introdottasi all'interno e seguendo delle istruzioni datele da qualcuno riesci ad aprire uno scompartimento nascosto sotto una delle tombe dei sacerdoti. Scese le scale scopre come vi fosse una stanza con dei cultisti di Markalash intenti in un qualche rito.
  • Il loro presunto capo, un uomo avente occhi totalmente neri e con uno strano bagliore, recita la seguente frase: "Ora fratelli festeggiate, il richiamo di colui che non vide mai la vita sta per compiersi, la nostra consorella è riuscita ad entrare all'interno delle segrete di quei sporchi porci. Quindi gioite, lasciatevi andare ad ogni vostro desiderio e sporca perversione, il giorno in cui la nostra nuova vita avrà inizio è vicino." La donna, allarmata e forse avendo capito qualcosa, abbandona immediatamente l'edificio.
    Narina raggiunge il castello dove viene fermata da delle guardie, ad esse chiede di poter incontrare immediatamente la regina ma le guardie, mostrandosi non particolarmente benevole nei suoi confronti, l'esortano a tornare domani. Allora ordina loro di andare a chiamare Andrius e di dirigersi alla chiesa di Tempus. Le guardie provano a controbattere ma lei passa corre oltre loro, all'interno del castello.  Mentre corre via sente da una guardia chiedere aiuto perché "Andrius è stato ferito". Narina incontra la regina e suo figlio vicino alla tomba del padre, il re, dove la regina ammette di essere già a conoscenza dei fatti e di come tutto stia per finire. Poco dopo quest'affermazione si presentano delle guardie ma, pochi istanti dopo, qualcosa succede: un onda d'energia scaturisce da qualche parte sotto Doriath ed investe il gruppo in pieno, stordendo seppur temporaneamente Narina ed il bambino, strappato dal fianco della madre qualche istante prima che ciò accadesse. Alcune delle guardie cascano atterra mentre le altre cercano di porre loro soccorso; subito dopo un altra energia, riconosciuta da lei (e Lothair) come quella di un angelo fa la sua comparsa. Da qui inizia un breve combattimento con la regina e la fuga dal castello di Narina.
  • Assieme ad un'altra donna e al bambino abbandona la città di Doriath, tuttavia ferita e stanca capisce che, se qualcuno non prenderà tempo, nessuno di loro riuscirà a mettersi in salvo. Dice alla donna di dirigersi ad Alynth dove potrà incontrare una famiglia amica dei Reeve; dopo ciò, caricando a testa bassa e ingaggiando le creature che li stavano inseguendo, decide di sacrificarsi per permettere al bambino e alla donna di fuggire...seppure utilizzi tutte le energie rimastele alla fine soccombe...nessuno ricorderà il suo nome o il suo sacrificio.
  • Narina viene portata all'interno della grotta dove, in seguito, verrà trovata dagli avventurieri. In bilico tra la vita e la morte assiste inerme ai preparativi del rituale dall'uomo che, non molto tempo prima, si era palesato come il capo del culto. L'uomo, notando ancora la capacità di intendere della donna, inizia a dialogarci:
  • “Chi l’avrebbe mai detto che la codarda sarebbe riuscita a sopravvivere alla cerimonia...o almeno a spingerti almeno fino al di fuori delle mura. Forse non sei totalmente un idiota, hai avuto l’accortezza di non avvicinarti troppo alle sue spoglie...probabilmente è stata solo fortuna ma complimenti, la tua vita avrà uno scopo più grande.”
    “E’ una fortuna che tu sia ancora viv-” Dopo ciò un altra figura entra all'interno della stanza, un elfa della quale non si è mai visto nulla.
    “Era ora, dove sei stata?” (Uomo)
    “Ho... avuto un imprevisto...ma ormai è risolto, lei chi è?.” (Elfa)
    Il chi è non è rilevante, l’importante è il cosa sarà. Il suo sangue è legato al vecchio re di questa terra ed ha un buon legame con Erathol, sarà utile per aumentare l’influenza in questa zona. Tuttavia vorrei accertarmi che non conosca qualcosa che noi ignoriamo...usa il tuo dono per accertartene."
    L'elfa, dopo aver pronunciato alcune parole magiche: (Varis ha intuito sia Primordiale, tuttavia no ne sa il reale utilizzo: ha intuito solamente permettano in un qualche modo di accedere al contenuto di un altro piano)
    “...no, non sembra aver visto niente e nessuno di rilevante, è scappata sfruttando le abilità concessele da Erathol.” (Elfa)
      “Ottimo, allora posso proseguire senza intoppi nel rito ora torna al tuo lavoro, la tua presenza non è più richiesta.” (Uomo)
    “Vorrei, almeno, prendermi io la sua vita...potrei ricavarne qualcosa tramite l’Archivio.” (Elfa)
    “Fai come vuoi.” (Uomo)
    L'elfa, alla fine, la uccide chiedendole perdono per quello che sta per fare. Narina non avverte dolore, viene avvolta dall'oscurità.
    "Ti ho voluto bene come un figlio."
    Ultime parole di Narina prima di sacrificarsi
    Maledizione
    La donna sembrava essere costretta a ripetere l'ultimo giorno del suo popolo in eterno, quando parlava di quel giorno ne parlava come una tortura dalle indicibili sofferenze, pregando a più riprese il gruppo di porre fine alle sue sofferenze.
    Children
    Biological Sex
    female
    Height
    1.72
    Weight
    64.3 kg

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    Commenti

    Author's Notes

    Quello che leggete, e leggerete, sono cose che non conoscete tutti e non ho scritto per intero quello che è successo: vi sono altre cose che non ho scritto e che, probabilmente, scriverò solamente se verranno tirate in mezzo. Questo vale in particolar modo per la sezione "Origini" e varrà ciò anche per gli altri personaggi. Ricordo che gli articoli sono in continua revisione e se notate particolari errori grammaticali, non fate problemi a dirmelo!

    (Scrivo di fretta e non rileggo, colpa mia D:)
    Piccola ulteriore nota: I ricordi, se ne troverete altri ed approfondirete, verranno inseriti nel corretto ordine cronologico solamente quando gli darete voi la corretta locazione cronologica.


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