Progenie

“A chi se lo stia domando, sì, nei miei viaggi gli ho visti. Rappresentazione mal riuscita della vita, mera parodia dell’uomo. Progenie la chiamiamo, ma senza sapere chi sia il loro padre. Vivono in rozzi villaggi oppure in gruppi nomadi. A volte di notte, vedo i loro fuochi e mi fermo ad osservarli. Sembrano quasi avere una loro cultura, una loro gerarchia, delle usanze, un linguaggio. Sono sempre esistiti, hanno provato ad estinguerli, a dominarli, schiavizzarli. Loro hanno resistito, sono sopravvissuti. Eppure non saranno mai come noi, cercheranno sempre di attaccarci, di rubare il nostro cibo, di distruggere le nostre città. Le nostre razze non saranno mai amiche. Così sia.” -tratto da “Le sconosciute terre interne” dell’esploratore Hyrdim
La progenie è una creatura umanoide dell’altezza di 1,50 m, hanno una pelle blu scuro, generalmente sono pelati o moniti di pochi capelli. Hanno un volto schiacciato con una bocca dai denti affilati ed orecchie appuntite, il loro corpo è esile e gracile. Vestono con rozzi abiti in pelle ed ossa. Recenti studi sembrano dimostrare che l’ammontare e la qualità di ossa identifica un individuo più in alto nella scala gerarchica. Solitamente vivono in gruppi nomadi oppure in villaggi rudimentali di fango e paglia, a volte in caverne. Per certo hanno scoperto il fuoco ma non praticano ne l’agricoltura ne l’allevamento. Parlano anche un rudimentale linguaggio che sembrerebbe essere comune per ognuno di loro, in ogni regione. Generalmente sono aggressivi con gli estranei e il principale pericolo per i mercanti che viaggiano da soli. Adorano Haggork, il dio cieco, e occasionalmente indicono battute di caccia in suo onore.