Miasma

"... e il più grande di loro con nostro stupore si mise a parlare:
Il tempo delle riverenze e dell'attesa è concluso, Ho inviato una pestilenza, un miasma Nella tua casa, nel tuo letto nei tuoi fiumi, nelle tue strade nelle tue bevande, nel tuo pane sul tuo bestiame, sulle tue pecore sui tuoi buoi nei tuoi campi Nei tuoi sogni, nel tuo letto Affinché possiate appassire e morire.
Ho inviato uno sciame, un'orda Ho scatenato i fulmini sulla vostra città Ho inviato il fuoco dal cielo su ogni tetto Ed il miasma ha ricoperto ogni cosa, ogni città ed ogni persona
Ho inviato un'esercito su ogni fronte uno com'è nessuno l'ha mai visto un guerriero per ogni uomo, per ogni donna finché non rimarrà più nulla da uccidere
Ho inviato il mio flagello, ho inviato la mia spada così mi ha sussurrato Harbu'hul"
Il miasma sarebbe stato un antico male abbattutosi sulla antica città di Orveth e nelle regioni limitrofe, secondo i racconti esso rappresentava la corruzione, in grado di trasformare ogni oggetto o essere vivente in una sua versione distorta. Alcuni storici tuttavia ritengono il racconto una semplice metafora della distruzione portata dalle invasioni ghelem avvenute nello stesso periodo.