LE TRE TORRI - RIASSUNTONE 12 Report in Terre Interne | World Anvil
BUILD YOUR OWN WORLD Like what you see? Become the Master of your own Universe!

Remove these ads. Join the Worldbuilders Guild

LE TRE TORRI - RIASSUNTONE 12

General Summary

"Tutto finisce, a volte in modo dolce e pacato, come un pianta che perde i colori in autunno. Altre volte è veloce e doloroso, come il mio portafoglio quando esce Assassin's Creed."   Se pensate di aver compreso tutto di questa trama prego raggiungere il minuto 2:24 per una mia immagine e commento.     Il gruppo continua ad avventurarsi nella montagna, imbattendosi in un villaggio distrutto e nel cadavere di uno strano essere che riporta il simbolo di Sanguine.   I nostri eroi comprendono che la distruzione del villaggio è antecedente di qualche anno, mentre il corpo è fresco, ucciso da elementali del fuoco.   I tre strani individui eseguono una veloce preghiera   "Per la mia famiglia" dice il Tiefling   "Per la mia Signora" dice il Draw   "Per il Destino" dice l'Eladrin   "Che il Padre dei Padri ti accolga" esclamano tutti assieme.   Si prosegue, con il Draw che attira le furie omicide di Dorothea per i suoi modi e il Tiefling quelle di Jhon per provarci spudoratamente con la sorella di sangue.   La temperatura sale in maniera esponenziale e la neve è sempre meno.   "Colpa di Berial" esclama il Tiefling.   Improvvisamente vengono raggiunti da una nebbia cinerea attraversata da fulmini verdi.   No bueno.   Senza aver nemmeno il tempo di riflettere il gruppo è nel piano elementale del fuoco, ognuno di loro separati su colonne di roccia sospese in un fiume di lava, assaltati da strani esseri volatili.   Unica via di salvezza la stessa nebbia che gli ha portati lì, raggiungibile solo con un salto, fallire vuol dire morire.   Giustamente a complicare le cose c'è l'arrivo di Berial, un'enorme centuaro/leone di roccia infuocata che distrugge una delle torri e si dirige verso il gruppo.     INCREDIBILMENTE (giuro che pensavo che almeno uno sarebbe morto) riescono tutti a saltare e salvarsi.   Sono davanti ad un tempio, o meglio alle sue rovine, al cui interno trovano un Malorent finalmente senza maschera.   I tre sconosciuti sembrano avere intenzioni bellicose, ma il party si schiera con il mago che elimina prontamente la minaccia.   (Per la prossima parte, che sarà semi-seria, suggerisco questo sottofondo)     "Sospetto che avrete delle domande" disse Malorent, visibilmente affaticato e malaticcio. "Vi dirò tutti ciò che vorrete sapere, del perché ho generato questo sogno, e cosa sta accadendo".   Trasse un profondo respiro, chiaramente quanto seguiva era un'argomento che pesava molto sul suo animo, parlarne forse l'avrebbe presto liberato dal suo tormento senza fine. "In origine era il Flusso, esso era tutto, arrivava in qualunque tempo, in qualunque luogo con qualunque forma. Tuttavia non era uno.   Quindi fu Egli, che generò il mondo e le sue creature. Ma tutto gli era inferiore, circondato da nulla se non se stesso decise di porre fine alla sua esistenza, e con questo gesto nacquero gli Dei.   Il loro animo era tormentato, incarnazione di un'entità un tempo unica ora costretta a vivere separata, ferma nei quattro sentimenti che la incarnavano.   La loro stessa esistenza batteva al ritmo del mondo, un ritmo che gli intimava di tornare unici, di dominare sui fratelli ed ergersi come unico essere del creato.   Fu guerra.   I cieli si squarciarono, la terra venne divelta, lo spazio ed il tempo lacerati e ricuciti innumerevoli volte, eppure nessuno trionfava sull'altro.   Fu quando il Dio della giustizia Nabat'es e quello della guerra Harbu'hul si allearono che tutto cambiò.   Essi attaccarono congiuntamente Hiirtmal'hal, il quale non avrebbe mai potuto tenere testa ai fratelli. Escogitò quindi un piano, si nascose, così come aveva fatto suo Padre prima di lui. La sua anima venne frammentata in decine, migliaia di pezzi. Per nasconderli gli racchiuse in corpi mortali, limitati nel loro essere. Corpi finiti, che invecchiassero e morissero.   Gli umani.   I fratelli credettero Hirtmal'hal disperso, protetto da un'incantesimo, e non si accorsero della nuova specie che proliferava a stento sullo sfondo dei loro scontri.   Quando il primo uomo morì però, la sua anima, ora libera di vagare, si sollevò alta cercando le sue simili. Rispondeva ancora all'antico desiderio di tornare uno.   Allora gli Dei capirono l'inganno e tramarono per sterminare la razza umana. Venne invece stretta un'alleanza, per un Drago la vita di un'intera specie mortale non è che un soffio nell'esistenza eterna.   Avrebbero aspettato, tramando, pianificando, assecondando gli umani nei loro capricci traendone servitori.   Ma quando l'ultimo di loro sarebbe perito e Hirtmal'hal tornato, allora la guerra sarebbe ripresa."   Malorent si inginocchio dolorante, affondando le mani nella neve. Ansimava pesantemente mentre un rivolo di sangue gli usciva dalla bocca.   "Io sono l'ultimo, degli uomini dico. Dopo di me, ricomincerà la guerra."   Alzò quei suo occhi da rettile sul gruppo, erano le sue ultime forze, ma le avrebbe impiegate per consegnare il suo messaggio.   "Mille anni fa Sanguine scatenò il miasma planare, portando caos e distruzione. Nello stesso periodo la sua compagnia fatta di Vrykolaco venne sguinzagliata, uccidendo in maniera indiscriminata chiunque avessero a tiro. Vuole la fine del mondo, il perché tutta via mi sfugge.   Questi segreti io gli ho appresi dal Libre Sanguine, è un tomo arcano, che risiede in nessun luogo se non nella mente di chi lo comprende. Dovete cercarlo se volete evitare tutto questo."   Le braccia cedettero sotto un peso che non potevano più sopportare, e Malorent si girò di lato, per cadere di schiena e continuare a parlare.   "Cercate il luogo dove è nato il nostro ordine, trovate le statue e la mappa. Lì inizierà il viaggio verso la comprensione."   Infine sorrise, da millenni ormai non compiva quel gesto mondano.   Poi spirò.         Rompiamo l'atmosfera     Siamo quasi alla fine della nostra narrazione, il gruppo è avvolto da un'incantesimo che gli permette di tornare al loro tempo di origine.   Sono ancora all'interno della torre, la quale viene aperta dal servo del Grande Famiglio, che con questo gesto da inizio alle vicende di Eciam Munstra, l'avventura che iniziò tutto.   Debilitati il party passa i seguenti mesi al sicuro, sorvegliati dalle emanazioni del Grande Famiglio, il servo, l'apostolo e quindi Naivara spargisangue   Proprio lei un giorno asserisce che ora di mettersi in marcia, fornisce loro mantelli e maschere e comincia un viaggio attraverso una strana dimensione d'ombra.   Arrivati ad una foresta si arrestano ed odano le parole "è dietro di te."   Si rendono conto di essere tornati all'inizio delle vicende, cito Riassuntone n°1   "Il party si ritrova sopra ad un'altura nel mezzo delle montagne, con loro ci sono quattro strani figuri avvolti nei mantelli e coperti da bianche maschere."   Tutto si svolge come visto in precedenza, senza loro possibilità di interferire.   Quando ormai la battaglia infuria, i cacciatori di draghi sono arrivati ed i carri sono distrutti si trovano davanti a qualcosa di inaspettato.     Completamente nudo ed avvolto da fulmini verdi compare Tallion, teletrasportato dall'incantesimo.   Comincia una grande discussione, interrotta però da una voce sinistra.   Alle loro spalle appare Sanguine, che esattamente davanti a loro genera il Miasma planare per poi sparire.   Un enorme viverna d'ombra esce dalla nebbia assieme ad una schiera di non-morti.   L'inizio della fine, l'apocalisse si avvicina.   Questa stagione di gioco però, ha raggiunto il finale.   Fine.   ?
Report Date
27 Feb 2019

Remove these ads. Join the Worldbuilders Guild

Comments

Please Login in order to comment!