Fabbri neri
“Roccia, cara roccia”
-classica nenia dei fabbri neri
Una cosa appare chiara.
Per ottenere il potere siamo disposti a perdere la nostra vera e profonda umanità.
Ma raramente facciamo in modo che ciò accada a noi.
Il fabbro nero è un essere umano la cui anima è stata cancellata e sostituita da pura magia, nascono dopo anni di insegnamenti e rituali. Per anni si ciberanno di cristalli neri finemente triturati e mischiati insieme ad acqua benedetta, fino a che affronteranno l’ascensione in cui, tramite un rito effettuato sia da un mago che un chierico, l’energia arcana contenuto in esso si libera sostituendo la sua anima.
Un fabbro nero non è un mago, e non è in grado di castare incantesimi, ma percepisce l’energia denominata dal tempio di conoscenza “il flusso”.
È in grado di percepire e riconoscere gli individui a metri di distanza, si trovino essi dietro a muri o circondati rumori assordanti, può indicare chiaramente dove si trova la vena di ferro migliore osservando la parete di una montagna o ancora di percepire un incantamento. Inoltre, grazie a queste abilità, può assoggettare la potenza del flusso creando innumerevoli meraviglie.
A loro si devono i catalizzatori, i juggernaut, le armature di Ram, e le applicazioni di incantamenti ad armi e gioielli. Un fabbro nero rappresenta un punto importante per qualsiasi regno ed avventuriero, ragion per cui tutte le città principali ne sono provvisti, e se non vi sono volontari vengono incaricati prigionieri o condannati a morte.
Gli individui che subiscono l’ascensione perdono la loro umanità, dimenticano chi sono ed ogni loro ricordo, votano la loro intera esistenza a creare armature, armi ed invenzioni, si nutrono solo di pozioni con cristalli neri e non dormono, il loro unico desiderio è creare fino alla morte.
Solitamente i fabbri neri sono accompagnati da due assistenti che amministrano le sue commesse e badano alla sua incolumità. Generalmente uno dei due apprende anche le sue tecniche e, con il tempo, subirà anch’esso l’ascensione.
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