Dei drago
"Il suicidio di Egli però, come sapete, portò solo a far sì che la magia che lo componeva scegliesse nuova forma perché, come imparerete, la magia non è cosa che possa essere distrutta.
Fu così che il suo cuore nero si scompose e generò quattro nuove entità, i così detti Dei Draghi, creature immense ed immortali. Essi rappresentavano i sentimenti provati da Egli durante la sua morte.
Divennero quindi Kutba’as, Irtamal’hal, Nabat’es ed Harbu’hul.
Fu così che Harbu’hul scosse la terra e attaccò i suoi fratelli poiché voleva distruggere ciò che suo padre aveva fatto e tornare uno.
Nabat’es lo contrastò e difese i suoi fratelli perché amava l’operato di suo padre.
Irtamal’hal provò a fermarli entrambi poiché tale scenario lo rattristava e provava tristezza per i suoi fratelli.
Ma Kutba’as rimase in disparte per evitare gli scontri, poiché sapeva a cosa ciò avrebbe portato, e cominciò a tramare per sopraffare i suoi fratelli.
Ognuno di loro in un modo o nell’altro voleva il potere degli altri Dei, era la loro anima a domandarlo, a spingerli a tornare completi.
Col tempo il Dio furioso divenne inarrestabile grazie alla forza derivata dagli scontri, il Dio della calma continuò a lottare per ripristinare l’ordine, e il Dio della conoscenza era fuggito da tempo.
Ma il Dio della tristezza non riusciva a sopportare quella vita di lotte.
E decise di creare una progenie per porvi fine.
Qui entriamo in gioco noi, questa è la nostra nascita.
Siamo nati da un Dio drago con problemi di autostima.
Vostra madre si sentirà offesa.
Tratto dalla sesta lezione di "base dei riti magici" tenuta presso l'Accademia dal professor Wisrom
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