Biancadonna
“Proprio quando stai percorrendo gli ultimi metri che ti separano dalla vetta comincia a salire la nebbia, la visibilità è ridotta ma continui sicuro il tuo viaggio.
Quasi all’improvviso la neve per terra aumenta ed ogni passo diventa sempre più difficoltoso, comincia fare freddo, tenti di coprirti un po’ di più.
Ormai non riesci bene a capire dove ti trovi, la tua visibilità è ridotta a pochi metri, e ti muovi a stento nel bianco manto che ormai ha raggiunto la tua cinta.
Mentre tremi dal freddo pensi a tutto quello che ti lasceresti alle spalle se dovessi arrenderti, e continui ad avanzare deciso.
Ormai sono passate delle ore, hai le mani blu, non riesci a smettere di tremare ed ogni passo brucia il tuo corpo come se fossi su di un rogo.
Allora la vedi.
Una donna vestita di bianco con capelli neri che ti osserva da lontano senza emettere alcun rumore.
Allora la speranza torna ad abitare il tuto cuore, e cerchi di raggiungerla in ogni maniera possibile.
Ma non arriverai mai ai suoi piedi.
Solo quando stai per chiudere gli occhi un ultima volta ed il tuo cuore va così lento che ogni battito sembra un miracolo, mentre vieni sommerso dalla neve, la vedi avvicinarsi a te.
Guardi il suo volto, e riconosci la morte.”
La biancadonna è una creatura debole fisicamente ma che usa le sue abilità per sconfiggere le prede indipendentemente dalla forza. Dopo un pedinamento che può durare anche diverse ore la creatura mette in atto il suo piano in un luogo particolarmente isolato, dapprima genera una leggera alterazione nevosa nella zona circostante il bersaglio, e in seguito gli impedisce di orientarsi, continuando a farlo muovere in cerchio. Con il tempo la neve, per quanto fioca, si accumula e la vittima muore dal freddo. Se si riuscisse a contrastare l’alterazione climatica o il senso di smarrimento un combattimento con la biancadonna non sarebbe troppo pericoloso.
Alcuni consigliano di fingere il proprio malessere per far si che la creatura di manifesti, ed a quel punto attaccarla a sorpresa con un arma a distanza, per disorientarla ed avvicinarsi senza problemi.
Il lungo muso, ricoperto di lunghi peli neri è attaccato ad un collo longilineo simile ad un serpente, che solitamente tiene ritratto, mentre le braccia da cui pendono grandi lembi di pelle bianchi sono avvolte intorno al corpo come in un abbraccio. Per questo motivo da lontano la figura può essere scambiata per una donna vestita di bianco.
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