Barghar
“Tre giorni di viaggio.
Uno zaino pieno di antidoti.
Una accetta come arma.
Una armatura senza punti scoperti.
Così mi preparai alla bestia.
Come detto, al terzo giorno, la trovai. Il barghar era un esemplare usuale, di colore verde, con due enormi arti anteriori ed un petto altrettanto grande, tre code lunghissime che si muovono in ogni direzione, un muso tozzo dalle cui fauci continua a sgorgare liquido verde e, ovviamente, niente occhi.
Bisogna fare attenzione alle code perché alle estremità è presente un aculeo che trasmette un veleno paralizzante, e consiglio come prima cosa di tagliarle, alle radici però, perché anche il sangue possiede le stesse proprietà e gli schizzi sono altrettanto pericolosi. Bisogna però, in tutti i modi, evitare di farsi mordere. Il liquido che sgorga dalla sua bocca è ancora più forte e solo un antidoto apposito può contrastarlo. È un nemico tosto da abbattere date le grandi dimensioni, a volte rimanere fermi aiuta perché nella confusione di una battaglia non sempre riesce ad orientarsi solo con quel suono che emette dalla bocca.
In ogni caso, non è più n problema per voi perché ci ho pensato io.
Ecco il mio conto.
Non sorprendetevi.
Avete chiesto il migliore.”
“Inviate questa missiva al padrone, e preparategli una tisana. 1000 monete di Platino sono un prezzo esorbitante.”
-rapporto di Baldrim “il cacciatore”
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