Olimpi Character in Meridian | World Anvil
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Olimpi

Grazie a Wikipedia e al manuale "Dei e semidei" di D&D 3.5
Gli Olimpi sono una famiglia di dodici entità appartenenti alla razza degli Asi. Essi sono originari di un luogo noto come Elysium, dove hanno vissuto in preparazione alla Caccia Selvaggia. Quando giunse il momento e i mortali ne avevano più bisogno, gli Asi discesero dal cielo scacciando i demoni da Meridian. Da allora gli Olimpi vegliano sui mortali a sud di Volthàrion, il loro culto è il più diffuso su Meridian grazie soprattutto al colonialismo Asgaro.  

I Dodici

  Gli Olimpi sono legati tra loro da legami di sangue. I mortali fedeli al pantheon riveriscono tutti e dodici gli dei ma in genere una città o una fazione possoni ritenere più importante una divinità rispetto a un'altra. Emblematico è il caso di Asgaroth, particolarmente devota ad Ares, contrapposta ad Astoria da sempre città protetta da Atena.   Quando gli dei entrano in conflitto tra loro essi creano tumulti nell'animo dell'uomo. Se ci si lascia trascinare dall'ira è Ares che guida l'animo del mortale, nel giudizio vi è Zeus, nell'edonismo Afrodite ecc...   Dunque benché i mortali possano simpatizzare per l'uno o per l'altro dio, mai rinnegherebbero gli altri undici, ne li insulterebbero a cuor leggero.  

Zeus

  Il padre degli dei   Simbolo: Pugno carico di fulmini   Allineamento: Neutrale Puro   Dominio: Tempesta   Il Padre degli Olimpi, Zeus è il capo Pantheon fratello di Poseidone, Ade e Odino (suo rivale) marito di Era, è famoso per le sue scappatelle amorose che hanno generato un vasto numero di figli. Ogni maledizione o benedizione che colpisce i mortali è voluta dagli Olimpi, in particolare da Zeus, le cui decisioni sono spesso contestate dagli altri dei. E' un sovrano volubile nell'amministrare la giustizia universale, e spesso ha mostrato di avere dei beniamini, che però possono cambiare rapidamente: è facile indispettirlo e perderne il favore. Nonostante ciò, Zeus si preoccupa per le vite dei mortali, come un padre che da lontano veglia sui figli che giocano. Non invia mai punizioni catastrofiche, se non ne ha un reale motivo (come la Rovina di Argos avvenuta nell'Era degli Eroi).  

Dogmi e Oracoli

  Zeus è l'emblema del culto degli Olimpi, i mortali accettano il proprio destino, scelto da Zeus nel bene e nel male.   Tutti i sacerdoti e i Basileus rendono i propri omaggi a Zeus, indipendentmente dall'orientamento del tempio, dedicandogli almeno un sacrificio al mese. Ogni tempio, anche il più piccolo, ha un altare speciale dedicato a Zeus. Gli Oracoli di Zeus detengono una posizione privileggiata presso gli altri Oracoli e i mortali, vengono trattati con rispetto e accolti in quasi ogni luogo del sud di Volthàrion. Gli Oracoli incarnano l'ideale del dogma di Zeus, si abbandonano completamente nelle mani del Padre degli Olimpi, lasciandosi trasportare dal suo volere. Agli esterni essi appaiono volubili e rassegnati, non si schierano mai a favore di una causa e se lo fanno, è probabile che la tradiscano per passare dall'altra parte senza motivo apparente.   Questa vita è difficile per un mortale, molti Oracoli di Zeus vengono meno alla dottrina del Padre degli Olimpi o non riescono a interpretarne i segnali, cosa che li conduce in orribili maledizioni inflitte dalla stessa divinità.  

Ade

  Padrone dell'oltretomba   Simbolo: Ariete nero   Allineamento: Neutrale Puro, Neutrale Malvagio   Dominio: Morte, Tomba   Ade è il dio della morte, a diffgerenza degli altri dei non risiede nell'Elysium ma nel mondo dell'oltretomba suo omonimo. Nonostanre alcune credenze comuni, Ade esegue il suo compito di sovrano dell'oltretomba con senso del dovere e senza risentimento verso i suoi fratelli. E' l'unico Olimpo a non aver giaciuto con dei mortali, prendendo in sposa la driade Persefone rapita dalla Selva Fatata di cui è un marito fedele. Ade ha stretto un patto con la Corti Fatate, Persefone giace con lui nell'Ade nei mesi invernali, mentre a primavera ritorna nella Selva.  

Dogmi e Oracoli

  Nonostnate sia una divinità della Morte, Ade non è un essere crudele o ostile ai mortali. Le anime giungono nel suo regno dopo la morte perché tale è il destino dei mortali, questo li distingue dagli dei. Questo destino deve essere accettato, anche se arreca dolore nei cuori dei mortali. Tale dogma viene sempre ricordato dai fedeli di Ade, e ciò li ha resi impopolari tra i mortali.   I fedeli di Ade e i suoi Oracoli tendono avere un atteggiamento cupo e tenebroso e vengono spesso e volentieri evitati. Gli Oracoli in particolare vengono visti con timore, essi possiedono temibili poteri legati alla manipolazione della vita e della morte e non è raro che possiedano anche poteri necromantici. La Necromanzia per gli Oracoli di Ade è una male di cui solo loro possono farsi carico, non esitano a distruggere culti legati entità blasfeme non morte (come Orcus, acerrimo nemico di Ade) e ritengono che solo loro possono servirsi con criterio di questi poteri, facendosi carico di tutte le implicazioni che essi portano.   Un altro dogma improtante è l'accettazione della morte, un Oracolo userebbe i suoi poteri per resuscitare qualcuno soltanto dopo aver consultato la sua divinità attraverso la divinazione o se quella persona non ha ancora finito il proprio dovere tra i mortali.   Riportare qualcuno indietro dalla morte arbitrariamente è un grave peccato, punito severamente dallo stesso Ade.  

Poseidone

  Re dei mari, Redentore di navi   Simbolo: Tridente   Allineamento: Caotico Neutrale   Domini: Tempesta   Fratello di Zeus, Ade e Odino, egli è il dio dei mari, in particolare il suo dominio è più forte nel Mare di Mezzo. Poseidone è una divinità imprevedibile e facile all'ira, chiede poco ai suoi seguaci ma se quel poco gli viene negato è pronto a scatenare la propria furia distruttiva. Durante le guerre ogni fazione tenta in ogni modo di ingraziarsi il dio, visto che una sua tempesta può totalmente ribaltare lo scontro tra due flotte. Bisogna guardarsi bene dal chiedere il suo aiuto, le sue tempeste danneggiano spesso anche chi le ha evocate vista la natura caotica della sua magia. Un comandante saggio sa che non deve chiedere al dio più del necessario.  

Dogmi e Oracoli

  Come già detto, Poseidone chiede poco ai suoi seguaci e in particolare preferisce i sacrifici che consistono in grandi tori gettati giù da una scogliera o portati al largo con una barca e fatti affondare. Il suo culto è diffusissimo lungo le coste e ogni singolo marinaio del sud di Volthàrion sa che è un vero e proprio suicidio salpare senza prima aver pregato il dio dei mari. Chi non osserva i suoi dogmi, riceve infide punizioni, come venti sfavorevoli, tempeste o attacchi da parte di mostri marini. Poseidone ha generato una stirpe di giganti noti come Ciclopi che abitano in delle isole nel Mare di Mezzo, tali creature sono gli emissari di Poseidone sulla terra, usati per raggiungere luoghi al di fuori della portata del dio, come città nell'entroterra, montagne o deserti.   Ferire o uccidere un ciclope equivale a inimicarsi il dio del mare e molti avventurieri spavaldi hanno pagato a caro prezzo la propria arroganza.   I sacerdoti di Poseidone restano raramente in un solo tempio per la durata del loro mandato, viaggiano spesso accompagnando i marinai per aiutarli ad acquietare il dio.   Lo stesso destino spetta agli Oracoli di Poseidone, che viaggiano in lungo e in largo facendo da veri e propri ambasciatori tra i mortali e la volubile divinità.   Il mare è imprevedibile, può dare doni immensi con la stessa facilità con cui li toglie, metafora dell'influenza che gli Olimpi hanno sui mortali.  

Era

  Regina degli dei, la Sposa, la Protrettrice   Simbolo: Ventaglio di piume di pavone   Allineamento: Legale Malvagio   Dominio: Inganno   Era è la regina degli Olimpi raffigurata come una donna dal portamento elegante e autoritario. E' sorella e sposa di Zeus, patrona del matrimonio e delle mogli gelose (visto che il suo matrimonio con Zeus è macchaito da numerosi tradimenti). Era agisce spesso con violenza ai tradimenti del marito, tramando più volte (in particolare durante l'Era degli Eroi) contro i figli bastardi del marito e le sue concubine, tentando di ostacolarli e addirittura ucciderli in molti modi.   Era un tempo godeva di maggior prestigio, ma nel corso dei secoli la sua popolarità tra i mortali è venuta meno, eclissata da altre divinità e dagli Eroi, anche a questo è dovuto il suo odio nei confronti dei suoi simili.  

Dogmi e Oracoli

  Era insegna che il potere non viene mai ceduto liberamente, bisogna guadagnarselo. E' intrigante, spiona e cospiratrice e i suoi Oracoli (tutte rigorosamente donne) sono fieri di possedere questi tratti.   Le prescelte da Era sono donne infide, spesso ottengono il potere dalla dea dopo aver subito un pesante torto (come un tradimento) e grazie al terribile potere del Dominio dell'inganno esse possono orchestrare la propria vendetta.   Intriganti, bellissime e letali, questi Oracoli sono temuti, in particolare dagli Oracoli di Zeus. Tendono a mettere i bastoni tra le ruote agli Eroi o altri Oracoli, osteggiandoli in modo subdolo nelle loro missioni.   Nonostante tutto ciò tenda al male, i normali sacerdoti di Era tendono a evidenziare anche gli aspetti positivi della divinità: protrettrice delle donne ed educatrice dei governanti, infatti un'importante area di influenza della dea è la nobiltà.   Per tale motivo, Era viene riverita maggiormente nelle grandi città e nei luoghi in cui prosperano gli intrighi politici, nelle zone rurali i mortali conoscono a stento soltanto gli aspetti malevoli della dea.    

Atena

  Dea della civiltà, Protrettrice della patria   Simbolo: Gufo   Allineamento: Legale Buono   Dominio: Guerra, Conoscenza   Atena è la dea della giustizia, dei combattimenti decorosi e dell'arte, appare come una donna statuaria dagli occhi grigi, sempre armata. E' la figlia preferita di Zeus, in quanto generata direttamente dalla sua testa, senza una madre. Secondo la leggenda, ella è nata al tempo della Caccia Selvaggia per contrastare l'irruenza del suo fratellastro (e rivale) Ares, vista l'imminente guerra contro i signori demoniaci occorreva saggezza e criterio, non soltanto furia e sangue.   Dopo la Caccia Selvaggia, Atena ha insegnato ai mortali la civiltà, donando loro gli strumenti necessari a ricostruire il mondo dopo le devastanti guerre contro i demoni. Rifondò la città di Astoria, la Città Bianca, da sempre faro della civiltà nel sud di Volthàrion.   Atena è la protrettrice delle arti che permettono il vivere civile, dalla tessitura all'architettura ma sopratutto è la dea della guerra intesa come mezzo di difesa dei valori civili da lei portati.   La sua dottrina è opposta a quella di Ares e i due si ostacolano a vicenda. Essendo figlia preferita di Zeus, Era la odia. Se Ares è l'opposto di Atena in campo militare, Era ne è l'opposto in campo civile, sebbene tra le due vi sia uno strano rispetto reciproco.  

Dogmi e Oracoli

  Atena pretende che i suoi seguaci portino avanti i valori della civiltà: saggezza, ragione e purezza. Richiede ai suoi seguaci di combattere solo in difesa della patria e dello stato contro i nemici stranieri, ma essi devono essere tanto feroci nella guerra, quanto versati nella pace e nelle arti da lei protette.   Su tali valori si fondano i principi che regolano l'Unione, creata proprio per difendere i principi di Atena. Non a caso, la Regina Bianca di Astoria è sempre un Oracolo di Atena, prescelta tra il popolo ed elevata a sovrana come garante tra i mortali dei valori della dea.   Il fatto che un Oracolo guidi una delle maggiori potenze di Meridian è soggetto di accese discussioni.   Ad Atena sono fedeli molti eroi e Paladini, che si rivolgo a lei per ottenere i poteri necessari a compiere le proprie missioni, le quali spesso li portano a scontrarsi contro gli emissari di Ares (come avvenuto durante la Guerra delle Colonie). Se Ares designa un oracolo, presto ne apparirà uno scelto da Atena appositamente per contrastarlo.  

Ares

  Il Dio spietato, Il Dio della guerra   Simbolo: Lancia   Allineamento: Caotico Malvagio   Dominio: Guerra   Dio della lotta e del massacro, Ares è un dio guerrafondaio e spietato dall'aspetto minaccioso figlio di Era e Zeus. Se Atena incarna la funziona "civile" della guerra come strumento di difesa, Ares incarna la guerra truculenta, l'ira e gli spargimenti di sangue, cosa che lo avvicina agli dei Asgardiani più che ai suoi fratelli Olimpi.   Per questi motivi non è un dio molto amato, sopratutto nelle Città Libere, anche gli altri dei lo evitano, compreso Zeus. Solo Era mostra un minimo di riguardo per il figlio.   Ares detesta la sua sorrelastra Atena e i due si sono scontrati più volte nell'Era degli Eroi.  

Dogmi e Oracoli

  Ares insegna che il mondo è un luogo trribile e pieno d'odio, dove solo i forti sopravvivono. Il culto di Ares è diffuso sugli altopiani della Penisola di Lacretion e in particolare ad Asgaroth, città in cui il suo culto è molto diffuso, sopratutto tra i soldati semplici.   Il principio di forza di Ares è stato preso come modello dalla città, è stato questo a spingere Asgaroth oltre i propri confini, invadendo e sottomettendo tutte le città vicine in aperto contrasto con la dottrina di Atena.   Ad Ares viene donato il rispetto strettamente necessario nelle Città Libere e i suoi sacerdoti sono rari. La situazione si ribalta nei territori dell'Impero Asgaro, dove i sacerdoti di Ares godono di enorme prestigio. I soldati asgari invocano la forza del Dio spietato prima di una battaglia, e i terribili Paladini di Ares sono un vero flagello, spietati guerrieri devoti principalmente alla vendetta.   Gli Oracoli di Ares sono pericolosi e rari, sono mortali dediti al massacro che lasciano una scia di cadaveri al proprio passaggio. Loro acerrimi nemici sono gli Oracoli di Atena, spesso designati appositamente per fermarli.   Ares è venerato anche da alcune tribù di Orchi presenti sulle coste settentrionali di Shèver, cosa di cui il dio non è molto soddisfatto in quanto considera gli orchi forme di vita impure, di cui però può servirsi a piacimento per i suoi sanguinosi piani.  

Apollo

  Il Musicista degli Dei, il Dio della Luce, il Guaritore   Simbolo: Lira   Allineamento: Caotico Buono   Dominio: Conoscenza, Luce, Vita   Apollo è il dio della musica, della luce e della guarigione, fratello gemello di Diana, figlio di Zeus e dell'Asi Latona. I gemelli nacquero durante la Caccia Selvaggia, allontanati da Zeus per timore di ripercussioni da parte di Era, si rifugiarono sull'isola di Orgos. Baphomet il Principe demoniaco delle Bestie li scovò, uccidendo Latona. I gemelli giurarono vendetta contro il Principe Demoniaco, e giovanissimi si scontrarono contro di lui, spedendolo nell'Abisso.   L'aver sconfitto uno dei Principi Demoniaci garantì ai due Asi un posto tra i Dodici.   Apollo viene raffigurato come un giovane avvenente e imberbe, porta sempre con se la sua lira e un arco d'argento. Sebbene sia solitamente un dio benevolo e cordiale, può diventare terribile se in preda a uno scatto d'ira, scagliando frecce dal suo arco magico che è capace di spandere terribili pestilenze. Tale ira si scatena se viene ferito nell'orgoglio o gli si arreca una grave offesa, è molto vanitoso.  

Dogmi e Oracoli

  Apollo è un dio benevolo, che si occupa di curare le ferite del corpo, tramite i suoi poteri curativi e dello spirito tramite la sua musica, per questo è patrono dei bardi.   Apollo predica la pace, il perdono e la giustizia piuttosto che la vendetta. I suoi seguaci sono compassionevoli, sempre pronti a redimere un malvagio sinceramente pentito.   Tuttavia non mostra pietà per chi compie atti volutamente malvagi e per i criminali. Detesta i ladri e i disonesti, tanto che i suoi sacerdoti fungono talvolta da esecutori delle pene capitali e carcerieri.   In definitiva, Apollo spinge i suoi seguaci a dare il meglio di loro stessi e a mostrarsi coraggiosi e indomiti contro il male, ma anche a ricordare la compassione alle vittime degli influssi malvagi (sopratutto di Ares), nonché a godere dei beni più preziosi della vita finché è possibile. Ovviamente il bene più prezioso per lui è la musica.   Il culto di Apollo è molto popolare, sopratutto nelle Città Libere. Come suo padre, ad Apollo piace bearsi della compagnia di belle mortali, dopo Zeus è l'Olimpio ad aver sparso il maggior numero di Aasimar in giro per Meridian. Spesso crescendo questi figli diventano fedeli seguaci del dio, è molte famiglie vantano di avere sangue di Apollo nelle proprie vene.   I sacerdoti di Apollo fungono da consiglieri, insegnanti, diplomatici e guaritori, collaborando volentieri sopratutto con i seguaci di Atena. Sono pacifici, ma sanno imbracciare le armi quando necessario e non disdegnano una battaglia.   Contrariamente a quanto si possa pensare, gli Oracoli di Apollo sono molto rari, vista la vanità del dio egli tende a pensarci bene prima di scegliere il proprio emissario tra i mortali.   A Delphyas vicino Astoria, è presente un grande tempio a lui dedicato dove risiede un suo Oracolo, solitamente di sesso femminile.   Mortali da tutto il sud di Volthàrion e oltre, si recano qui in pellegrinaggio per conoscere il proprio futuro, e questo non fa che accrescere il prestigio del dio.   Nonsotante quello che professa, Apollo si è lasciato trasportare dall'ira in più di un'occasione. Emblematico fu lo scontro contro contro Hyrsam il Signore dei Satiri. Sfidato in una gara musicale per stabilire chi fosse il vincitore, Apollo perse la sfida giudicata dal suo rivale Ermes. Iracondo a causa della sconfitta, Apollo lanciò una maledizione sul satiro che da allora non può più suonare il suo flauto. Ciò ha creato una grande inimicizia tra Apollo e le fate.  

Diana

  la Cacciatrice, la Dea Solitaria   Simbolo: Arco e Freccie su un disco lunare   Allineamento: Neutrale Buono   Dominio: Natura.   La Sinistra dea della Caccia è la sorella gemella di Apollo, figlia di Zeus e dell'Asi Latona (vedere Apollo per la loro storia). Dopo aver sconfitto Baphomet ed essersi unita ai Dodici, Diana ha dedicato se stessa alla caccia e alla distruzione degli Immondi, dei Non Morti e di tutte le creature che rappresentano una minaccia per i mortali e il dominio degli Asi. Appare sotto forma di una giovane donna dalla pelle color perla vestita di nero, armata di arco e frecce. A differenza del gioioso fratello, Diana è ligia al suo dovere e non si ferma un attimo: per lei è come se la Caccia Selvaggia non abbia mai avuto fine.  

Dogmi e Oracoli

  Al contrario di Apollo, Diana è solitaria e collabora con altre divinità solo se non vi è alternativa. Nei templi i suoi altari vengono accostati a quelli di Apollo, ma ella possiede degli altarini tutti suoi, in genere eretti nelle terre selvagge e lei preferisce manifestarsi in questi ultimi, rappresentando di fatto un'eccezione tra gli Olimpi.   Diana protegge la civiltà dall'ignoto, dagli Immondi, dalle Aberrazioni e talvolta anche dalle imprevedibili Unseelie. I suoi seguaci si riuniscono in tetre compagnie di cacciatori di mostri, chiamati appunto Cacciatori di Diana o semplicemente Cacciatori. La sede principale di quest'ordine si trova a Kamari nel Vandrill, un luogo a metà strada tra la civiltà, il selvaggio Darukar e l'infida Zona Fantasma. Essi danno la caccia ai servitori dell'oscurità senza mostrare alcuna pietà.   Sotto pagamento i Cacciatori offrono i propri servigi per eliminare creature magiche o immondi. Gli Oracoli di Diana sono rari e in genere appaiono quando una minaccia proveniente da un altro piano d'esistenza minaccia Volthàrion o Meridian.   Benché molto diversi, i seguaci dei due fratelli gemelli si sentono in qualche modo legati e non esitano ad aiutarsi a vicenda.  

Afrodite

  Dea dell'amore e della bellezza   Simbolo: Conchiglia   Allineamento: Caotico Buono   Dominio: Luce, Vita.   Afrodite è la dea del romanticismo, del piacere sessuale e della bellezza fisica. Hal e sembianze di una splendida donna umana, vestita di abiti semplici e abbellita da preziosi gioielli. E' figlia di Zeus dell'Asi Dione, come Apollo e Diana la sua nascita risale alla Caccia Selvaggia è entrata di diritto tra i dodici dopo aver sposato il suo fratellastro Efesto, sebbene ella abbia numerosi amanti tra gli Olimpi tra cui il più celebre è Ares con cui ha generato dei figli. Ha avuto legami amorosi anche con Poseidone, Hermes e con numerosi mortali.  

Dogmi e Oracoli

  Mentre il suo amante Ares rappresenta gli aspetti più distruttivi del caos, Afrodite rappresenta quelli più gioiosi, la passione, la libertà e la bizzarria. Il fuoco della passione di Afrodite non distrugge, ma crea la vita. Ella celebra la bellezza del vivere in ogni sua forma.   E' un amante del riso e i suoi seguaci approfittano di ogni occasione per prendere ogni piacere che la vita offre loro, senza che le convenzioni sociali possano soffocare la libertà, la creatività e la passione. Per questo molti artisti, sopratutto bardi, le sono devoti ma anche giovani elfi.   Gli elfi nel fiore degli anni accolgono con gioia i dogmi di Afrodite che sentono più vicina di qualunque altra divinità dell'Olimpo. Sebbene non possano accedere al sacerdozio, gli elfi frequentano volentieri i templi dedicati ad Afrodite, in cerca di nuove esperienze e di nuovi piaceri.   In quanto dea dell'amore carnale, per Afrodite l'amplesso è un atto sacro nel quale si manifesta tutta la sua potenza, in una congiunzione tra due (o anche più) creature mortali con la divinità.   I sacerdoti di Afrodite offrono consigli sentimentali, conforto e talvolta anche sollievo carnale. Sono noti per essere degli impiccioni.   Gli Oracoli di Afrodite possiedono capacità curative e divinatorie potenti, che essi manifestano tramite il coito, pratica sacra per loro. In genere questi Oracoli risiedono nei templi, raramente partono all'avventura, e li attendono i mortali in cerca di conforto, consiglio o semplice piacere.   Vista la natura lasciva ed edonistica del suo culto, Era ne è una fiera avversaria.  

Efesto

  Dio della forgia, Artigiano degli dei   Simbolo: Martello e forgia   Allineamento: Legale Neutrale   Dominio: Forgia, Conoscenza.   Efesto è il dio dei fabbri, del fuoco e dell'artigianato, appare di solito come un gigante alto e barbuto, storpio a un piede e con la gobba. E' l'unico Olimpo davvero brutto. E' figlio di Zeus e Era, fratello di Ares e sposo di Afrodite, sebbene egli ami la sorrelastra Atena che dal canto suo lo ignora. Efesto è rispettato da tutti gli dei per il suo lavoro, ha forgiato le armi degli Olimpi durante la Caccia Selvaggia e i tremendi fulmini di Zeus sono opera sua. In un certo senso, ogni divinità e di conseguenza ogni Oracolo, devono la propria gratitudine a Efesto. Egli è patrono, assieme ad Atena, di tutte le arti civili e del duro lavoro, ma in particolare è protettore dei fabbri.  

Dogmi e Oracoli

  Efesto è una divinità pacifica, egli predica il valore del duro lavoro, dell'onestà e della lealtà. In particolare insegna la lealtà alla propria famiglia e alla patria, i suoi seguaci affrontano i problemi con vigore e perseveranza.   Dopo essere usciti dal Vuoto, i Nani ed Efesto si sono reciprocamente ritrovati: la cultura dei Nani si fonda sui principi professati da Efesto, e i Barbuti cosi diversi e deformi in confronto agli altri mortali hanno subito ispirato simpatia a Efesto che li ha presi sotto la sua ala. Per questo esistono Oracoli e sacerdoti Nani di Efesto, soprattutto nei territori di Asgaroth.   I sacerdoti di Efesto si occupano di celebrare le cerimonie pubbliche nelle città, di educare i bambini alla vita civile e alla cultura del lavoro.   Nei templi e negli altari a lui dedicati vi è sempre un focolare accesso. Nei templi in particolare vengono accolte e protette minoranze (che siano nani, mezz'orchi o altre razze mostruose) e infermi, questi ultimi vengono curati dai sacerdoti di Afrodite, sposa di Efesto. I due culti collaborano attivamente per perseguire il bene.  

Ermes

  Messaggero degli Dei, Maestro dei ladri   Simbolo: Caduceo (bastone alato con due serpi intrecciate)   Allineamento: Caotico Neutrale   Dominio: Inganno, Conoscenza.   Ermes è figlio di Zeus e dell'Asi Maia, nato durante la Caccia Selvaggia. Appena nato, fuggi dalla madre in cerca di avventure, rubando una mandria di bestiame ad Apollo. Per farsi perdonare, Ermes forgiò per l'altro Olimpo una lira, ma da allora tra i due vi è un'accesa rivalità.   Ermes è il dio dei viaggiatori, dei mercanti, dei ladri e degli atleti. Indossa solo un elmo e un paio di sandali alati. Dopo aver rubato il bestiame di Apollo, si considera il dio più scaltro e acuto tra gli Olimpi (e anche oltre) cosa che fa infuriare ancr di più Apollo.  

Dogmi e Oracoli

  Ermes apprezza il gioco leale, infatti si trova spesso a far da giudice alle dispute tra gli dei. Apprezza i furti come prove di ingegno e coraggio, ma non approva a chi ruba ai deboli o ai nulla tenenti. Il suo culto invoglia i seguaci a essere leali e sempre in movimento, i suoi sacerdoti sono sempre in viaggio in cerca di nuove esperienze e avventure: l'ozio è acerrimo nemico di Ermes.   Gli Oracoli di Ermes, come i sacerdoti, sono avventurieri sempre in viaggio, dalla mente aperta e dalla grande voglia di imparare. Ermes è il Messaggero degli dei, dunque ha più contatti pacifici con gli Asgardiani e la Corte Fatata di tutti gli altri Olimpi. I suoi Oracoli sono quasi sempre i benvenuti in terra straniera, e lo stesso Ermes è stato l'unico Asi ad aver partecipato a un banchetto di Titania, privilegio che non è mai spettato neanche a Zeus.     Ermes è anche il dio degli alchimisti e dei maghi, il suo invito a viaggiare e a mutare si estende anche alla materia e alla magia: due forze in costante mutamento.   Infine, Ermes si occupa anche del mutamento e del viaggio finale dei mortali: egli preleva le anime per condurle pacificamente nell'Ade. I sacerdoti del Dio dei morti collaborano dunque con quelli di Ermes nelle celebrazioni funebri.  

Dioniso

  Colui che rende folli le donne   Simbolo: Tirso (bastone con in cima una pigna e avvolto dalle viti)   Allineamento: Caotico Neutrale   Dominio: Vita   A differenza degli altri Olimpi, Dioniso non appartiene alal razza degli Asi ma degli Aasimar. Pimo figlio mortale di Zeus, venne concepito con la regina Semele. Era, gelosa dell'amante le lanciò un terribile sortilegio mentre era già incinta di Dioniso. Quando Zeus si infilò nel suo letto di notte, Semele stregata implorò il padre degli dei di mostrarle la sua vera forma. Sotto le incessanti richieste, Zeus le mostrò il suo potere, uccidendola inavvertitamente. Disperato, Zeus estrasse Dioniso dal grembo della madre morta, decidendo i portarlo con se tra gli Asi. Ciò fece infuriare Era.   Cresciuto tra gli Asi, Dioniso divenne dio del vino, dell'allegria e della follia. Appare sotto forma di un giovane che porta con se un'anfora sempre piena di vino. Egli è anche dio dell'agricoltura e dei raccolti, molto amato nelle zone rurali.  

Dogmi e Oracoli

  Il "dogma" di Dioniso è più uno stile di vita, fatto di bizzarrie e follie, libere dalla morale e dalle inibizioni. Per tale ragione i governanti tendono a limitare il culto del dio del vino, "stemperandolo" con sacerdoti più mansueti che predichino i valori di Efesto o di Atena.   Cionostante nelle osterie si levano sempre canti in onore di Dioniso, ed è usanza versare del vino in un vaso ricolmo di terriccio come sacrificio per il dio. Tale atto è considerato sacro al pari di qualsiasi altro rito dedicato agli Olimpi.   Vista la sua natura mortale però, Dioniso non può avere Oracoli.
Divine Classification
I Dodici
Church/Cult
Children

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