Culti Olimpi Organization in Meridian | World Anvil
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Culti Olimpi

«Questo destino hanno dato gli dèi ai mortali infelici: vivere afflitti, ma loro sono immuni da pena» --Achilles

Mythology & Lore

Prima della Caccia Selvaggia gli dei risiedevano nell'Elysium, i campo bendetti. Quandi i mortali ne avevano bisogno, essi discesero dal cielo combattendo i terribili Signori Demoniaci ristabilendo l'ordine.   Al termine della Caccia Selvaggia gli Olimpi strinsero un patto con i mortali. Avrebbero garantito protezione e sicurezza in cambio di adorazione e sacrifici.

Divine Origins

Dopo la Caccia Selvaggia gli Olimpi si stabilirono sui Monti Ulthar e gli uomini del sud prestarono fede ai propri giuramenti, cominciando a venerarli e a rendere loro grazia.   Ascesi al rango di divinità, gli Olimpi hanno presto stabilito il loro dominio su ogni terra bagnata dal Mare di Mezzo e tramite gli Eroi, loro emissari su Meridian, hanno plasmato il destino degli uomini.

Cosmological Views

Prima della Caccia Selvaggia vi erano le Guerre Demoniache.   Secondo gli Olimpi esse erano una punizione rivolta ai mrotali di ere passate, tanto arroganti da aver abbandonato i loro dei pagandone cosi le conseguenze.   Nella loro misericordia, gli Olimpi discesero dal cielo assieme ai loro fratelli, gli Asgardiani, per riportare ordine nel mondo.   I fedeli degli Olimpi sono consapevoli di vivere in un mondo permeato dalla volontà degli dei. Essi condizionano ogni aspetto della vita di un individuo riservando per lui un destino prefissato.   I mortali devono essere grati agli dei per aver scacciato i Demoni e sono consapevoli che gli antichi nemici torneranno se la fede verrà nuovamente meno.

Tenets of Faith

In ogni azione importante dell'uomo agisce un Dio
  I mortali si approcciano agli dei attraverso la preghiera, la divinazione e il sacrificio.  

Preghiera

 
La preghiera è raramente passiva. Appare, piuttosto, come un'apertura all'azione divina [...] . Le preghiere di domanda, che sono in totale, le più rappresentate dalla tradizione, oltrepassano il principio del do ut des e rivelano, nelle loro diverse forme, un'autentica esperienza religiosa in cui il fatto di rivolgersi agli dèi, anche per un motivo modesto, intensifica e approfondisce la relazione con gli dèi stessi.
  L'atto della preghiera in celestiale si dice euchomai "proclamare una giusta pretesa". Essa si manifesta come una invocazione pronunciata per ottenere "qualcosa" dalla divinità, quindi una petizione alla stessa.   La preghiera si pronunciata in piedi, con i palmi e lo sguardo rivolti verso il cielo. Nel caso di suppliche, il fedele può inginocchiarsi, ma ciò capita raramente. Quando la preghiera è indirizzata ad Ade o agli eroi, la postura assunta consiste in una prostrazione a terra, oppure seduta o accovacciata.   La preghiera è comunque sempre pronunciata ad alta voce, fatto salvo quei casi in cui tale modalità è impedita. A volte può assumere una intonazione musicale in qualità di "inno".  

Divinazione

  Con il termine Divinazione si intende il giudizio e l'intervento degli Oracoli (Chierici) detentori del potere degli dei tra i mortali.   Gli dei inviano segnali ai propri Oracoli, a essi spetta il compito di interpretarli e spiegare il volere degli dei.   Gli Oracoli sono molto rari e sono oggetto di venerazione e rispetto presso tutte le comunità. Eroi, sovrani e addirittura magh si rivolgono agli Oracoli in cerca di consiglio e di risposte.   Un simile potere può però corromepre un Oracolo che deve sempre tener presente qual è il suo ruolo e che i poteri che possiede gli sono concessi dalle divinità.   Talvolta giovani Oracoli partono all'avventura per mettere i propri poteri al servizio del bene comune, nei limiti del volere degli dei.  

Sacrificio

  Nel culto degli Olimpi il sacrificio è il principale rito religioso.   Esso ricorda l'antici patto compiuto dopo la Caccia Selvaggia, nel quale i sovrani mortali ringraziarono gli dei con un banchetto, spartendo le vivande in modo da fornire agli Dei la parte migliore delle carni e del raccolto. Il sacrificio è dunque una rievocazione dell'antico patto, e ogni fedele è chiamato a rispettarlo.     Nei sacrifici alle divinità olimpiche, gli animali vengono sacrificati e le loro carni fatta a pezzi e bollite in un calderone, tranne le viscere che invece vengono grigliate su lunghi spiedi e consumate subito.   Nel caso di sacrifici animali, il sangue viene raccolto e versato sull'apposito altare. Fanno eccezione i sacrifici rivolti ai defunti, ad Ade o agli Eroi, in quel caso il sangue va lasciato colare a terra.

Ethics

Le vite dei fedeli agli Olimpi sono scandite dalle attività religiose. La società civile e quella religiosa sono strettamente intrecciate. Gli dei agiscono come forze che spingono i mortali in una direzione o in un'altra, talvolta in modo benevolo, altre volte no.   Sempre imperscrutabili sono i disegni degli dei agli uomini, che nonostante ciò possono praticare il libero arbitrio: nuklla gli impone di seguire questi impulsi.   Il senso dell'etica e della purezza si applica principalmente ai sacerdoti e agli Oracoli, i fedeli si limitano a vivere le proprie vite senza offendere e infastidire gli dei verso i quali provano un misto di devozione, rispetto e timore.

Priesthood

Sacerdozio nell'era degli Eroi

  Fino all'inizio dell'Invasione dei Nord, il culto degli Olimpi non possedeva un clero ufficiale. Esistevano semplicemente sacerdoti, eletti da un'assemlea cittadina, scelti da un Oracolo o semplicemente volontari. Chiunque sentisse la vocazione, uomo o donna e appartenente a qualunque razza poteva ambire all'incarico che normalmente aveva una durata determinata.   Durante l'Invasione dei Nord, gli scontri tra gli Eroi Olimpi e i Berserker Asgardiani portò alla creazione di coalizioni di giovani oracoli e sacerdoti che intrapresero una vera e propria guerra contro le proprie controparti del nord. Queste organizzazioni sopravvissero alla guerra, portando alla creazione di veri e propri cleri religiosi sparsi per tutto il sud di Volthàrion che prendono il nome di Basiliche.  

Le Basiliche oggi.

  Il culto degli Olimpi non è unitario, ogni principale città possiede una propria Basilica, guidata da un Basileus (Sommo Sacerdote). Il Basileus dispone di un certo potere economico e politico all'interno delle città, si occupa di mantenere i templi, di organizzare le funzioni più importanti e i rapporti tra i sacerdoti delle diverse divinità.   Anche oggi i sacerdoti rimangono in carica per un certo periodo di tempo che va da sei messo a un anno o addirittura una decade. Le regole variano da Basilica a Basilica. Ad Astoria i sacerdoti possono ancora essere eletti da un assemlbea di cittadini, mentre ad Asgaroth solo gli Oligarchi, il Basileus o un Oracolo possono investire un sacerdote.   Bisogna tenere a mente che la proprietà di un santuario è del dio e non dei sacerdoti officianti o del Basileus, i quali raramente lo abitano anche se, comunque, sono coloro a cui è affidato il compito di gestirlo. Il sacerdote e il suo corrispettivo femminile, la sacerdotessa sono coloro che seguono l'andamento di un santuario dedicato a un dio, sono quindi sacerdoti di quel "dio" e non di un altro, anche se è possibile che un singolo sacerdote possa assumere su di sé più incarichi. Al sacerdote spettano comunque delle concessioni, soprattutto in termini di cibo. A lui, in quanto rappresentante del dio, viene consegnato il "privilegio della carne" ovvero alcune precise parti del corpo della vittima sacrificale come le cosce o anche il rene grigliato all'inizio del sacrificio. Successivamente, i premi in denaro consegnati per un sacrificio vengono depositati nel "fondo" proprio del santuario.  

Sacerdoti nella società.

  Quella del sacerdote resta una carica che porta grandi onori, risultando l'uomo o la donna che vi si affidano dei "consacrati". "Consacrazione" che emerge anche dal loro abito particolare, generalmente bianco o porpora, e dal fatto, ad esempio, di lasciarsi crescere i capelli e di portare una fascia intorno al capo o, ancora, di indossare una corona. Resta per costoro necessario seguire una condotta di purezza, ad esempio evitare il contatto con i morti (i sacerdoti non possono toccare direttamente i morti, tranne quelli consacrati ad Ade), con le partorienti ed eventualmente regolare la propria attività sessuale o l'alimentazione. Generalmente la sacerdotessa ha cura di divinità femminile, mentre il sacerdote accudisce quelle maschili, ma non mancano notevoli eccezioni.  

Il rapporto con gli Oracoli.

  I sacerdoti rispettano gli Oracoli a prescindere dal dio a cui sono devoti. Gli Oracoli hanno la facoltà in quasi ogni città di eleggere un sacerdote del proprio dio, dopo essersi consultato con il Basileus, può anche decidere di revocare una carica, per questo i sacerdoti temono e rispettano gli Oracoli.   Tali tradizioni hanno generato molti conflitti nel corso della storia, tanto che la città di Argos negò tale diritto agli Oracoli.
Type
Religious, Pantheon
Alternative Names
I Dodici, Dei Terreni, Dei del sud
Permeated Organizations
Divines
Notable Members

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