Flinn | World Anvil

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Garald
Sun 28th Mar 2021 07:32

Il Background di Flinn

by Flinn

Non c’è mai una sola via, in ogni situazione esiste una scappatoia, un ingresso segreto alle fogne che permettono la fuga. Sopravvivi oggi, vinci domani.
Crescere a Lathe non è dissimile da crescere ovunque, se non hai nulla. Il nulla è democratico, è uguale ovunque e per tutti. Dall’orfanotrofio dove ero un arruffapopolo passai alla malavita senza un battito di ciglia. Sapevo fare tutto, o quasi. Ciò che non sapevo fare lo imparavo per farlo da solo. Non potevo fidarmi di nessuno per cui lavoravo da solo e usavo sempre identità diverse per ogni attività che portavo avanti. Non avevo identità vere e finte, semplicemente diverse: un orfano non ha un “vero” nome per cui non avendo radici ero davvero ognuno dei miei io. Jhon l’investigatore , Bran il cuoco, Jeremy il tagliagole e Julia l’amante impossibile. Ero sempre nella migliore delle compagnie …
 
Quando la polizia della città iniziò ad interessarsi delle mie attività dovetti prendere una decisione, andarmene o fare piazza pulita. La seconda prevedeva anche una visita alla cassa della guarnigione per cui era la migliore. La fortuna arride a chi si prepara per cui studiai una settimana i loro movimenti , fino alla sera del’attacco. Avevo veleno, esplosivi, armi da distanza e da vicino. Sonniferi e fumogeni.
Entrai come un alito di inverno in piena estate .calò la tenebra e in un istante avevo ucciso i primi tre. Avevano famiglia? Amori? Non importa. Erano intralci alla mia vita.
Al piano di sopra non c’era un rumore. Questo irretì i miei sensi. Salì le scale in silenzio e quando fui sull’ultimo scalino venni sorpreso per la prima volta nella mia vita. La guarnigione giaceva uccisa .un lavoro pulito. Come avrei fatto io. Proprio come lo Volevo fare io. Il primo da lontano, il secondo colpito alla 4a lombare mentre si girava per vedere cosa fosse il fruscio che arrivava da destra mentre il primo si adagiava a terra. Qualcosa non quadra. dannazione chi aveva fatto questo? Controllai tutti i corpi, le madie, gli archivi e tutto ciò che volevo portare via non era più lì. Ormai era inutile agire in silenzio e corsi al piano terra per trovare la porta del sotterraneo socchiusa. Volai letteralmente al baule delle paghe della magione per trovarlo … pieno. Aperto ma pieno. Anzi conteneva qualcosa in più. Un biglietto: spero di avere la tua attenzione, Figlio del Compromesso. Ci vediamo presto.
 
Portai via il denaro. Preparai i corpi in modo che fossero nelle giuste posizioni poi diedi fuoco alle poveri e feci saltare la guarnigione. Le isole Cynder si saranno godute uno spettacolo pirotecnico inatteso .
 
Ora che fare? Il mio piano prevedeva di aggiungere alla mia schiera di amici Kalel l’emissario della guarnigione di Chiaroscuro per prendere il posto della guarnigione cittadina e da lì diventare il signore della malavita della città. Ora, però c’era un nuovo giocatore. Mi aveva chiamato Figlio del Compromesso … ora aveva lui in mano il gioco. In qualche modo aveva previsto le mie mosse e forse conosceva anche le prossime. Lo avrei scoperto presto.
 
Una settimana dopo giunse dalle isole una delegazione per vedere cosa fosse accaduto e io avrei dovuto essere pronto a rassicurarli in qualità della nuova milizia e anche stavolta venni “aiutato” . la carovana che mi avrebbe portato era stata attaccata un ora prima di quanto avrei fatto io lasciando solo uno jeddim vivo e pasciuto con tutto il carico in arrivo da Chiaroscuro. Un nuovo biglietto: usa un coltello per ferirti e conficcalo nel carro. Anche questo era parte del mio piano.
Tutto come previsto convinsi la delegazione e mi insediai. Passarono mesi e nulla più sorprese. Una notte decisi di festeggiare un gran colpo portato a segno contro la Gilda lasciandomi andare a piacevoli compagnie e alcolici. Quella sera venne da me . Era Bianca come Alabastro e vestita d’argento, semplicemente perfetta. Troppo perfetta.
“mmmh splendida come la finzione … chi sei? COSA sei? Perché ti sei immischiata nei miei affari? Ti devo dei soldi?” con questa ultima battuta mi accomodo sulla sedia, incrocio le gambe e dissimulo la tensione sorridendo.
“Interessante la tua percezione della finzione … sapevo di aver scelto bene”
la voce suadente della prima parte della frase si trasforma in un battito di ciglia nel tono asciutto di un maschio dalla carnagione scura che mi guarda con due splendenti e riverberanti di energia. Ho capito allora di essere di fronte al ladro perfetto.
Mantenendo la faccia da poker recupero una parte della mia sicurezza.
“ascolta, non c’è molto tempo devo ripartire, tornerò alla Calibratura….”
 
Un’esplosione
 
Spine, fuoco, ghiaccio e terra
 
Tutto successe in una frazione di secondo … almeno per me.
venni sbalzato contro il muro e mi finì contro tutto il mobilio. Il mio “amico” combatteva contro alcuni sangue di drago con una furia lucida che mai avevo incontrato. Spariva e ricompariva in un sospiro e un nemico moriva. Dopo averne uccisi 4 però, il quinto riuscì a ferirlo pesantemente con una freccia che stava facendosi strada verso il suo cuore e allora, con l’ultimo fremito della sua mano lanciò un grosso coltello/catena nella mia direzione che si conficcò a un passo da me e spirò.
Allora una forza incontrollabile mi guidò a toccare l’arma nello stesso istante in cui un dorato baleno si dipartiva dal corpo … e tutto fu chiaro, per un istante, lui. Io. Noi ora lo stesso individuo, tanti individui come le mie false identità ma in realtà sempre mie. Raccolsi l’arma e con un fendente totalmente inaspettato uccisi l’ultimo sangue di drago. Ora i miei piani non avevano più importanza. Dovevo raccogliere tutto il possibile e partire. Chissà cosa volevo dal mio vecchio me? Lo saprò mai?
 
Sparsi un po’ di indizi falsi e creai un paio di piste per depistare le ricerche che sarebbero ovviamene giunte dopo la morte violenta di un gruppo di sangue di drago della caccia al wyld. Ero diventato un Anatema. Tanto meglio, non avevo mai amato l’impero.
 
Una sera mentre guardavo il fuoco, assorto in mille pensieri e domande ebbi un flash: una voce femminile disse alcune parole, Zanna di Gurblumath e la mano mi corse all’arma del mio passato io. Un brivido mi scosse e sentii una sintonia con il metallo dorato e una dissonanza con l’avorio demoniaco incastonato e trattenuto in esso. Questa dicotomia tra luce e tenebra mi era familiare … sconosciuta ma vicina. Dovevo imparare a usare le mie nuove doti e capire come potevano potenziare le mie grandi propensioni per il sotterfugio e l’inganno. Girovagai fino a un villaggio dove una leggenda raccontava di una caverna dove la gente spariva per mesi e, se tornava, aveva imparato a combattere.
Molto scettico mi avviai verso la montagna e trovai i segni di numerosi bivacchi che nel tempo, In realtà moltissimo tempo, si erano succeduti. Come se un tempo ci fosse un continuo pellegrinaggio in quella zona.
Raggiunsi la caverna e all’ingresso notai una serie di segni sulle rocce che non capivo ma avevo già visto. Toccai impercettibilmente una lettera e questa si illuminò e con essa anche il simbolo sulla mia fronte! Un flash ed ero già stato qui, tante volte, spesso per la prima volta, una sensazione ripetuta di stupore e meraviglia sempre qui, sempre nel momento della consapevolezza. Il ciclo delle reincarnazioni è più stretto di quanto uno possa immaginare ….
Finito il momento di introspezione mi alzai da terra dove ero caduto ed entrai. Non era una caverna normale, ma questo lo avevo già capito. Davanti a me un altare e sparse ai suoi piedi varie offerte. Uscii e cacciai un cinghiale e un cervo e li offrii in olocausto sull’altare. Quando il fumo si dissolse di fronte a me stava una figura ammantata:
“bentornato principe della terra, che cosa posso fare per te?”
Dissimulando sorpresa per il suo appellativo: “dicono che in questo sacro luogo una persona degna possa imparare e io sono qui per questo.”
“le voci dicono il vero, questo luogo da migliaia di anni permette a chi è degno di aumentare le proprie conoscenze come è già successo a te varie volte, Miraggio del Novilunio” così dicendo scomparve in un battito d’ali per lasciare il posto ad un immenso uccello che in picchiata si lanciò verso di me.
Agii d’impulso, scartando di lato la mano sulla lama che lasciai partire con la catena nell’altra mano e in un solo colpo l’animale era steso a terra.
“ben fatto, possiamo iniziare allora” e si illuminò un passaggio sulla destra.
Non mi è permesso raccontare nulla di ciò che vidi o i metodi di insegnamento utilizzati dai miei maestri ma quando uscii conoscevo le arti marziali e altre capacità che mi avrebbero permesso di sopravvivere e raggiungere i miei scopi. Primo fra tutti scoprire tutto sul mio passato e sui miei fratelli. Ora partirò in direzione arcipelago di corallo…

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Il Background di Flinn

Non c’è mai una sola via, in ogni situazione esiste una scappatoia, un ingresso segreto alle fogne che permettono la fuga. Sopravvivi oggi, vinci domani. Crescere a Lathe non è dissimile da crescere ovunque, se non hai nulla. Il nulla è democratico,...

07:32 pm - 28.03.2021

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